Il più utilizzato è il glifosato, un potente erbicida: si usa da molti anni sia in vigna sia in città (parchi e strade per ridurre le “erbacce”)
Questa sostanza, così come gli altri prodotti, acaridi, antiparassitari, funghicidi, battericidi ecc ecc, vengono venduti per proteggere chimicamente (e con meno fatica ) la vigna, ma aumentano i potenziali pericoli per l’uomo.
Questo può avvenire sia per la vicinanza dei vigneti “trattati” con le zone abitate, sia con la vicinanza a vigne votate al biologico o al biodinamico (che quindi non sono una certezza di salubrità a priori).
Inoltre esiste una trasmissione pianta (erba) – terreno – pianta (vite) che poi arriva anche a chi consuma il frutto di quest’ultima.
Dal 2019 molti disciplinari italiani prevedranno l’abbandono totale dei pesticidi, anche se però questo non è ancora attivo in tutta Europa;
Dyvino darà spazio a tutti i comportamenti virtuosi in tal senso, pubblicando quante più analisi certificate possibili.